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Aspetti, case e segni

 (di Tom Crisci)
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Il tema natale è qualcosa di incredibilmente profondo…Un’ istantanea impietosa, dove ogni pugnalata, ogni occhio gonfio, così come ogni talento, soddisfazione e letizia, sono scritti senza possibilità di nascondersi o di mentire, occultandosi dietro considerazioni sociali, politiche o religiose.

 

Sta a noi capirne il significato e farne tesoro, almeno fino a dove ci viene concesso.

 

Tutti gli elementi di questo prodigioso e misterioso cerchio di 36O° gradi (i segni zodiacali, le case, i pianeti e gli aspetti angolari fra loro) sono collegati come una sorta di DNA cosmico e si esprimono mediante un linguaggio simbolico strettamente legato alla mitologia e recentemente anche alla moderna psicologia.

 

Per riuscire a dare un senso a questi elementi vi è la necessità di riconoscere i dettagli uno ad uno e nello stesso tempo cercare una sintesi del “tutto”, formulare continue ipotesi, porsi continue domande, ricercare continui indizi e continue conferme che poi diventeranno prove e alla fine, come in una specie di thriller mozzafiato, porteranno a scoprire i “colpevoli”, ovvero condurranno alla visione globale di tutta la carta.

 

E’ difficile spiegarlo con parole, ma un tema natale è un esplosivo “cocktail” di indicazioni, una sorta di città “in miniatura” con insegne luminosissime, cartelli a lettere cubitali, frasi che sembrano dette da voci amiche, volti rassicuranti e sorrisi stampati, ma anche vicoli oscuri, strade sconosciute, stanze buie e segrete, anfratti imperscrutabili…

A mio avviso quindi ci si dovrebbe accostare sempre con una certa umiltà e consapevolezza.

 

Un tema natale è un linguaggio che parla di energie: queste possono essere bloccate, oppure fluide e libere, ma il modo in cui verranno sfruttate ed usate dipenderà strettamente dal livello di coscienza della persona che rappresenta.

 

Per questo motivo io non amo avere alcun pregiudizio su configurazioni “fatali”, case sfortunate, pianeti “malefici” o in esilio e aspetti deleteri: semplicemente perché penso che tutto dipenda dalla struttura nella sua totalità.

 

Vi sono dei brillanti e numerosi esempi di scrittori e scienziati geniali con posizioni di Mercurio o Saturno in esilio o in caduta, altre che hanno avuto un enorme successo con forti valori in casa 6°, 8° o 12° … E vi sono anche tragici esempi di “bellissime” posizioni, pianeti in esaltazione e domicilio con “bellissimi” aspetti che hanno indicato vite vuote ed insignificanti se non addirittura alcuni suicidi.

 

Per questa ragione, io prediligo distinguere gli aspetti in dinamici o armonici, due termini che hanno usato moltissimi astrologi, e successivamente inquadrarli secondo le prospettive che tutto l’insieme del tema ci fornisce.

 

Dico questo precisando comunque una cosa: spesso la persona con uno o più aspetti dinamici nella carta, sentendosi menomata e impedita nelle situazioni indicate dai pianeti coinvolti, è portata a compensare le carenze impostegli dagli stessi. In altre parole, potrebbe essere possibile che la persona in questione usi altri punti di forza presenti nella sua carta per riuscire a colmare i vuoti che percepisce ed apprendere il modo di usare le energie bloccate o stimolate dagli aspetti dinamici.

 

Il tutto comunque è dimostrato ampiamente da innumerevoli esempi di persone che con un “Giove” molto leso si sono arricchiti in modo astronomico, oppure dai vari “Marte” lesi che hanno fatto fare una brutta fine ad alcuni piloti spericolati e ad incoscienti “pirati” della strada oppure i vari “Mercurio” lesi che hanno fatto finire molti soggetti sulle sedie di colti psichiatri.

 

Tutto il discorso vuole semplicemente dire che le quadrature od opposizioni, in termini realizzativi, non sono negative in se stesse, così come i trigoni, sestili non sempre producono effetti positivi e neppure danno alcuna garanzia di successo o felicità.

 

In altre parole, io penso che i trigoni e gli altri aspetti armonici indichino qualità in noi che abbiamo già innate e non necessitano di sforzi per essere acquisite, mentre le quadrature e gli altri aspetti dinamici parlano di risorse che necessitano di uno sforzo anche notevole da parte nostra per essere usate.

Per fare una metafora che renda l’dea, gli aspetti armonici sono come il carburante  e quelli dinamici gli ingranaggi  che permettono il nostro funzionamento. 

 

Va da se che l’equilibrio degli uni rispetto agli altri sia fondamentale per fare in modo che la nostra vita abbia un’evoluzione, per cui in linea generale gli aspetti dinamici potrebbero indicare quello che dobbiamo fare in questa vita e quelli armonici le risorse che abbiamo per riuscire a mettere in pratica ciò che dobbiamo fare.

 

Vi sono moltissimi esempi in cui si possono osservare le caratteristiche appena esposte.

 

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