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Astrologia perchè?

 

Le previsioni astrologiche trasmettono “paura” a livello inconscio. La paura di essere legati ad un destino inevitabile per mezzo di un filo sottile ed invisibile di eventi già stabiliti, ma nonostante questo il voler sapere cosa può riservarci il futuro è una cosa che affascina il genere umano fin dalla “notte dei tempi”.

 

Astrologi che passano ore ed ore ad interpretare temi natali, transiti, rivoluzioni solari per persone ansiose ed affamate di sapere cosa potrebbe capitargli nel futuro oppure che si affannano per capire cosa potrebbe succedere nel mondo, mediante lo studio di eclissi, configurazioni e grandi congiunzioni astrali… che scopo dovrebbe avere tutto questo?

 

In altre parole, una volta che abbiamo chiarito che una quadratura Sole / Giove ci renderà perennemente scontenti di noi stessi, che la prossima Rivoluzione Solare promette un certo successo amoroso o professionale, che in un’altra vita probabilmente abbiamo evitato certe nostre responsabilità o abbiamo “pestato i piedi” a qualcuno o che fra una mezza dozzina d’anni il mondo intero potrebbe esplodere… che dovremmo farcene di tutto ciò?

 

Una domanda dalla risposta piuttosto difficile. E, aggiungo, volutamente provocatoria.

 

Purtroppo le nostre umane prospettive non ci permettono di capire se, prima di nascere, ci siamo prefissi di vivere una vita, con un certo tipo di ostacoli per apprendere nuove esperienze o risolverne altre rimaste incompiute nel passato oppure se, pur avendo una certa struttura astro-genetica di base, possiamo comunque gestire e dirigere la nostra vita con un certo margine di libero arbitrio.

 

Se crediamo nella prima ipotesi (vita e destino già stabilito), allora l’astrologia non serve assolutamente a niente dal momento che il sapere di un “mattone” che inesorabilmente ci cadrà sulla testa il giorno “tal dei tali” senza poterci fare nulla, non migliorerebbe affatto la nostra vita, la renderebbe viceversa più angosciosa.

 

Se crediamo nella seconda ipotesi, ovvero una “traccia” da seguire con diverse possibilità di evoluzione a seconda di differenti influenze ambientali e del nostro grado di volontà e consapevolezza (ipotesi nella quale tendo a riconoscermi anche io), allora l’Astrologia può cominciare ad avere un certo significato.

 

Probabilmente dovremmo imparare a leggere il tema natale facendo tesoro dei punti critici in esso rilevati  e lavorare su noi stessi affinché queste mancanze siano pazientemente risolte: a dirla breve dovremmo imparare a trascenderlo !

 

Non è affatto semplice, ma credo sia proprio questo il modo con il quale potremmo iniziare a capire davvero il perchè ci si potrebbe accostare a questa disciplina.

 

 

Tom Crisci, 28-08-2007

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